"Una vecchia botte in disuso si è aperta lentamente, barcollando fino a cadere a terra davanti ai miei occhi creando così un nuovo equilibrio. Questo movimento mi ha evocato le oscillazioni del vino al suo interno, mi è parso di vedere il suo colore verdognolo di quand'era ancora acerbo e il tempo scandito dalle lune ha contribuito a quell'attimo di poesia".

(Sonia Casari)

L'installazione è composta da otto doghe in legno a sostegno di altrettanti elementi ad arco in gres di varie ampiezza . Le forme concave e viceversa convesse, insieme tendono ad una nuova armonia fatta di singoli bilanciamenti.

L'opera è stata selezionata finalista al 32° Concorso internazionale di ceramica de L'Alcora-32cica2013, L'Alcora-Castellon (Spagna) dove è stata esposta nell'estate 2013.