"Aghe che passe"
"aghe che passe", bassorilievo intitolato nella mia lingua madre friulana, a testimoniare la terra da cui provengo.
Acqua che passa può rappresentare la mia prima opera in ceramica esposta al pubblico nel 1998, in omaggio all'omonima opera narrativa dello scrittore Carlo Sgorlon.
Nato ai margini delle rogge e sulle sponde del torrente Torre, il bassorilievo racchiude in sè il gorgoglio e la vivacità dell'essere acqua attraverso sfuggevoli lucidità di smalti blu, bianchi e turchini ritmati da movimenti altalenanti di superficie.